Categoria: Educazione patrimoniale

  • Come Valutare e Gestire il Rischio negli Investimenti

    Come Valutare e Gestire il Rischio negli Investimenti

    Investire è un’attività intrinsecamente legata al rischio. Comprendere come valutare e gestire il rischio è fondamentale per qualsiasi investitore, sia esperto che alle prime armi. Un approccio consapevole al rischio può fare la differenza tra il successo e il fallimento finanziario.

    1. Comprendere il Rischio

    Il primo passo per gestire il rischio negli investimenti è comprendere le diverse categorie di rischio. Esistono vari tipi di rischio, tra cui:

    • Rischio di mercato: La possibilità che il valore di un investimento diminuisca a causa di movimenti nel mercato.
    • Rischio di credito: Il rischio che un emittente di obbligazioni o una controparte non sia in grado di adempiere ai propri obblighi finanziari.
    • Rischio di liquidità: La difficoltà di vendere un investimento senza dover accettare un prezzo significativamente inferiore a quello di mercato.
    • Rischio specifico: Associato a un particolare settore o azienda, come i problemi di gestione o di competitività.

    2. Valutazione del Rischio

    Per valutare il rischio di un investimento, è essenziale condurre un’analisi approfondita. Le seguenti tecniche possono aiutare:

    • Analisi fondamentale: Valutare i dati finanziari dell’azienda, la sua posizione di mercato, le prospettive economiche e i fattori macroeconomici che possono influenzare la sua performance.
    • Analisi tecnica: Studiare i movimenti del prezzo e i volumi di scambio per identificare trend e modelli.
    • Diversificazione: Investire in una varietà di asset per ridurre l’esposizione al rischio. Un portafoglio ben diversificato può attenuare l’impatto negativo di un singolo investimento.

    3. Misurare il Rischio

    Diversi strumenti possono essere utilizzati per quantificare il rischio degli investimenti, tra cui:

    • Deviazione standard: Misura la volatilità di un investimento. Un’alta deviazione standard indica che il prezzo dell’asset è soggetto a fluttuazioni significative.
    • Beta: Strumento che misura la sensibilità di un titolo rispetto a movimenti del mercato. Un beta superiore a1 indica una maggiore volatilità rispetto al mercato.
    • Value at Risk (VaR): Stima la massima perdita potenziale di un investimento in un determinato periodo, con una certezza prefissata (ad esempio, il95% o il 99%).

    4. Strategie di Gestione del Rischio

    Gestire il rischio richiede l’implementazione di strategie efficaci. Ecco alcune delle più comuni:

    • Asset Allocation: Suddividere gli investimenti tra diverse classi di attivo (azioni, obbligazioni, immobili, ecc.) per ottimizzare il rendimento per un dato livello di rischio.
    • Stop Loss: Impostare ordini di vendita automatici per limitare le perdite su un investimento che sta performando male.
    • Revisione periodica del portafoglio: Monitorare regolarmente le proprie posizioni per apportare modifiche necessarie in risposta a cambiamenti nelle condizioni di mercato o nelle circostanze personali.

    5. Mentalità e Comportamento

    Infine, è importante considerare l’aspetto psicologico del rischio. Gli investitori devono essere pronti ad affrontare periodi di volatilità e a mantenere la disciplina nel seguire la propria strategia d’investimento. L’avversione alla perdita, ossia la tendenza a sentirsi più colpiti da una perdita che soddisfatti da un guadagno equivalente, può influenzare le decisioni di investimento.

    La gestione del rischio negli investimenti è un compito complesso ma essenziale. Comprendere i diversi tipi di rischio, valutarli con strumenti adeguati e implementare strategie efficaci sono passaggi cruciali per gli investitori. Adottare un approccio proattivo al rischio non solo aiuta a proteggere il capitale, ma può anche contribuire a massimizzare i rendimenti nel lungo termine.

  • I Principi Fondamentali della Pianificazione Patrimoniale

    I Principi Fondamentali della Pianificazione Patrimoniale

    La pianificazione patrimoniale è un processo strategico che consente a un individuo o a una famiglia di gestire e organizzare il proprio patrimonio in modo efficace. L’obiettivo principale di questa pratica è assicurare una crescita sostenibile del patrimonio, una protezione adeguata e un trasferimento ben pianificato alle generazioni future. Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale seguire alcuni principi fondamentali.

    1. Definizione degli Obiettivi

    Il primo passo nella pianificazione patrimoniale è la definizione chiara degli obiettivi. Ogni persona ha esigenze diverse: chi desidera garantire un futuro sereno ai propri figli, chi intende finanziare l’istruzione dei propri discendenti, e chi, invece, è interessato a lasciare un’eredità. È cruciale che gli obiettivi siano specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e temporizzati (SMART). Questo aiuta a definire una rotta chiara da seguire e orienta le scelte patrimoniali.

    2. Valutazione del Patrimonio

    La fase successiva prevede una valutazione completa del patrimonio attuale. Ciò include non solo la quantificazione di beni e passività, ma anche un’analisi dettagliata delle risorse finanziarie, immobiliari, investimenti e degli eventuali debiti. Comprendere il valore del proprio patrimonio è essenziale per prendere decisioni informate e pianificare strategie di crescita e protezione.

    3. Diversificazione degli Investimenti

    Uno dei principi chiave della pianificazione patrimoniale è la diversificazione degli investimenti. Affidarsi a una varietà di strumenti e settori diminuisce il rischio legato a eventi economici sfavorevoli. Investire in azioni, obbligazioni, fondi comuni e immobili consente di bilanciare il potenziale di rendimento con il livello di rischio. Inoltre, una diversificazione ben curata si traduce in una maggiore stabilità e sicurezza patrimoniale nel lungo termine.

    4. Protezione del Patrimonio

    La protezione del patrimonio è un aspetto cruciale della pianificazione patrimoniale. Questo implica non solo la creazione di Polizze assicurative adeguate per tutelarsi da imprevisti (come malattie o incidenti) ma anche la progettazione di strutture giuridiche come trust o fondazioni che possono aiutare a preservare il patrimonio da eventuali rischi legati a creditori o controversie legali. Il patrimonio deve essere tutelato non solo nel presente, ma garantito anche per il futuro.

    5. Pianificazione Fiscale

    Un altro principio fondamentale è la pianificazione fiscale. Comprendere le implicazioni fiscali relative ai beni e agli investimenti permette di ottimizzare la tassazione e massimizzare la crescita del patrimonio. È importante essere informati sulle leggi fiscali e utilizzare tecniche legali per minimizzare il carico fiscale, come le donazioni o l’utilizzo di agevolazioni fiscali specifiche.

    6. Trasferimento Efficiente del Patrimonio

    Infine, la pianificazione patrimoniale deve includere strategie per il trasferimento del patrimonio alle generazioni future. È fondamentale redigere testamenti e documenti di successione per garantire che le volontà siano rispettate e che i beni vengano trasferiti in modo efficiente dal punto di vista fiscale e legale. Pianificare il trasferimento patrimoniale con anticipo riduce il rischio di conflitti familiari e migliora la tranquillità durante le fasi critiche della vita.

    La pianificazione patrimoniale, insomma è un processo essenziale per chi desidera gestire il proprio patrimonio in modo oculato e strategico. Seguendo i principi fondamentali di definizione degli obiettivi, valutazione del patrimonio, diversificazione degli investimenti, protezione, pianificazione fiscale e trasferimento efficiente, è possibile assicurarsi una base solida per il futuro e garantire un’eredità durevole per le generazioni a venire.

  • Strategie Pratiche per Migliorare il Risparmio Familiare

    Strategie Pratiche per Migliorare il Risparmio Familiare

    Risparmiare denaro è diventato un obiettivo fondamentale per molte famiglie, non solo per affrontare imprevisti, ma anche per realizzare sogni e progetti futuri. Tuttavia, iniziare un percorso di risparmio può sembrare difficile. Ecco alcune strategie pratiche per migliorare il risparmio familiare che possono aiutare a gestire meglio le finanze.

    1. Stabilire un Budget Familiare

    La prima tappa per migliorare il risparmio è creare un budget. Un budget è un piano che permette di tracciare le entrate e le uscite mensili. Per farlo, è utile elencare tutte le fonti di reddito e tutte le spese, dividendo queste ultime in categorie come spese fisse (affitto, mutuo, bollette) e spese variabili (cibo, divertimenti, abbigliamento). Monitorare le spese permette di identificare aree dove è possibile tagliare e risparmiare.

    2. Impostare Obiettivi di Risparmio

    Stabilire obiettivi chiari e realistici è cruciale. Questi obiettivi possono includere il risparmio per una vacanza, un fondo emergenze o l’acquisto di una casa. È importante che gli obiettivi siano specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati (SMART). Avere un obiettivo chiaro aiuta a mantenere la motivazione e a dare un senso all’atto di risparmiare.

    3. Automatizzare il Risparmio

    Una strategia efficace per risparmiare è automatizzare il processo. Impostare un bonifico automatico dal conto corrente al conto di risparmio ogni mese può aiutare a mettere da parte una parte delle entrate senza nemmeno pensarci. Questo “pagarsi prima” è una delle migliori abitudini da adottare, poiché garantisce che il risparmio avvenga ogni volta che si riceve lo stipendio.

    4. Rivedere le Spese Ricorrenti

    Spesso, le famiglie pagano carte di abbonamento, assicurazioni o piani tariffari per servizi che non utilizzano al massimo. Rivedere regolarmente queste spese può rivelare opportunità per risparmiare. Per esempio, controllare se ci sono offerte migliori per la propria tariffa telefonica o per assicurazioni può portare a notevoli risparmi.

    5. Adottare uno Stile di Vita più Sostenibile

    Ridurre spese come quelle per il cibo è possibile adottando uno stile di vita più sostenibile. Pianificare i pasti e fare la lista della spesa può ridurre gli acquisti impulsivi e ridurre gli sprechi alimentari. Inoltre, cucinare in casa è generalmente più economico rispetto a mangiare fuori, e consente di avere un maggiore controllo sulla qualità e sulla varietà degli alimenti.

    6. Educare i Membri della Famiglia

    Coinvolgere tutti i membri della famiglia nelle decisioni finanziarie è fondamentale. Parlare apertamente dei temi legati al denaro, insegnare ai bambini l’importanza del risparmio e coinvolgerli nella gestione del budget familiare può creare un ambiente in cui il risparmio è visto come una priorità condivisa.

    7. Utilizzare Applicazioni per la Gestione delle Finanze

    Oggi esistono molte applicazioni che aiutano a tenere traccia delle spese e a pianificare il risparmio. Questi strumenti possono semplificare il monitoraggio delle finanze, rendendo più facile visualizzare dove vanno a finire i soldi e dove è possibile tagliare spese superflue.

  • Successione ereditaria: le informazioni essenziali che non puoi ignorare

    Successione ereditaria: le informazioni essenziali che non puoi ignorare

    La successione ereditaria è il processo legale attraverso il quale i beni e i diritti di una persona deceduta vengono trasferiti ai suoi eredi. Questo processo può avvenire in base a disposizioni testamentarie o, in mancanza di queste, secondo le norme previste dalla legge. La successione ereditaria può coinvolgere beni immobili, beni mobili, conti bancari, investimenti e altri tipi di patrimonio. È un processo complesso che richiede una corretta pianificazione e una conoscenza dettagliata delle leggi e delle normative in materia.

    La successione ereditaria può essere un momento delicato e difficile per le famiglie, poiché coinvolge questioni emotive e finanziarie. È importante affrontare questo processo con attenzione e professionalità al fine di evitare controversie e problemi futuri. La consulenza di un esperto può essere fondamentale per garantire una corretta gestione della successione ereditaria e per proteggere gli interessi degli eredi.

    Leggi e normative sulla successione ereditaria in Italia


    In Italia, la successione ereditaria è regolata dal Codice Civile e da altre leggi e normative specifiche. Secondo la legge italiana, in assenza di un testamento, la successione avviene in base all’ordine di parentela dei potenziali eredi. I figli e il coniuge hanno diritto a una quota di eredità privilegiata, mentre altri parenti possono essere inclusi come eredi legittimari in base a determinate regole. È importante notare che la legge italiana prevede anche la possibilità di diseredare un figlio o un coniuge, ma solo in casi specifici e con motivazioni valide.

    Le leggi e le normative sulla successione ereditaria in Italia possono essere complesse e variare a seconda delle circostanze specifiche. È fondamentale consultare un consulente specializzato in materia di successioni per comprendere appieno i propri diritti e doveri in caso di successione ereditaria. Inoltre, è importante tenere presente che la pianificazione della successione ereditaria può comportare anche l’analisi di eventuali imposte e tasse da pagare.

    Cosa succede in assenza di un testamento


    In assenza di un testamento, la successione ereditaria avviene secondo le disposizioni della legge italiana. Questo significa che i beni del defunto vengono divisi tra i suoi eredi in base all’ordine di parentela stabilito dalla legge. I figli e il coniuge hanno diritto a una quota privilegiata di eredità, mentre altri parenti possono essere inclusi come eredi legittimari in base a determinate regole. In alcuni casi, la mancanza di un testamento può portare a controversie tra i potenziali eredi, soprattutto se ci sono divergenze sulle modalità di divisione dei beni.

    La mancanza di un testamento può complicare il processo di successione ereditaria e rendere necessaria l’intervento di un consulente specializzato in materia. È importante affrontare questa situazione con attenzione e professionalità al fine di evitare dispute e problemi futuri. La consulenza di un esperto può essere fondamentale per garantire una corretta gestione della successione ereditaria e per proteggere gli interessi degli eredi.

    Divisione dei beni e asse ereditario


    La divisione dei beni e dell’asse ereditario è uno degli aspetti più delicati della successione ereditaria. In base alla legge italiana, i beni del defunto vengono divisi tra i suoi eredi in base all’ordine di parentela stabilito dalla legge. I figli e il coniuge hanno diritto a una quota privilegiata di eredità, mentre altri parenti possono essere inclusi come eredi legittimari in base a determinate regole. La divisione dei beni può essere complessa e richiedere una corretta valutazione del patrimonio del defunto.

    È importante affrontare la divisione dei beni con attenzione e professionalità al fine di evitare dispute tra gli eredi. La consulenza di un notaio esperto può essere fondamentale per garantire una corretta gestione della divisione dei beni e per proteggere gli interessi degli eredi. Il notaio è responsabile di redigere l’inventario dei beni del defunto e di gestire la divisione dei beni tra gli eredi, assicurandosi che tutto avvenga nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti.

    Tasse e imposte sulla successione ereditaria


    La successione ereditaria può comportare anche l’analisi di eventuali imposte e tasse da pagare. In Italia, le imposte sulla successione ereditaria sono regolate da specifiche normative fiscali che prevedono l’applicazione di aliquote progressive in base al valore dell’eredità ricevuta dagli eredi. È importante tenere presente che la mancata dichiarazione o il pagamento delle imposte sulla successione ereditaria può comportare sanzioni e interessi da parte delle autorità fiscali.

    Il notaio svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle tasse e delle imposte sulla successione ereditaria, calcolando con precisione l’importo da pagare e assicurandosi che tutto sia regolarmente dichiarato alle autorità competenti. Grazie alla sua competenza e professionalità, il notaio garantisce che gli eredi rispettino le disposizioni fiscali vigenti, evitando problemi futuri con le autorità fiscali.

    Consigli pratici per pianificare la successione ereditaria


    Pianificare la successione ereditaria in anticipo può aiutare a evitare dispute tra gli eredi e a garantire una corretta gestione del patrimonio del defunto. È consigliabile redigere un testamento in cui vengono specificate le volontà del defunto in merito alla divisione dei beni e all’asse ereditario. Inoltre, è importante tenere aggiornati i documenti relativi ai propri beni e investimenti, in modo da facilitare la gestione della successione ereditaria per gli eredi.

    La consulenza di un notaio esperto può essere fondamentale per pianificare la successione ereditaria in modo corretto e professionale. Il notaio può fornire consulenza personalizzata in base alle specifiche esigenze della famiglia, garantendo una corretta gestione della successione ereditaria e la tutela degli interessi degli eredi. Inoltre, è consigliabile informarsi sulle normative fiscali vigenti in materia di successione ereditaria al fine di evitare problemi con le autorità fiscali.

    In conclusione, la successione ereditaria è un processo complesso che richiede una corretta pianificazione e una conoscenza dettagliata delle leggi e delle normative vigenti. Affrontare questo processo con attenzione e professionalità può aiutare a evitare dispute tra gli eredi e a garantire una corretta gestione del patrimonio del defunto. La consulenza di un notaio esperto può essere fondamentale per garantire una corretta gestione della successione ereditaria e per proteggere gli interessi degli eredi.

  • Obiettivo di risparmio: fai da te o consulente?

    Obiettivo di risparmio: fai da te o consulente?

    Obiettivi di risparmio attivati…mah…

    E’ una realtà…il Covid ci ha messo di fronte l’urgenza di interiorizzare al meglio il concetto di obiettivo di risparmio e ciò è avvenuto per un motivo molto importante…il nostro futuro! ma cosa è meglio fare? ci affidiamo al noi oppure a un professionista?

    Ognuno di noi risparmia per motivi e obiettivi differenti ponendosi quindi orizzonti temporali altrettanto diversi…perché c’è chi necessita di risparmiare nel breve termine ma anche chi ha obiettivi che necessitano di più tempo per poter essere raggiunti…

    Quando ci si affaccia per la prima volta davanti all’argomento risparmio/investimenti ci sono cose molto importanti a cui dare conto e alla base di tutto c’è una prima scelta da dover necessariamente compiere:

    Chi si occuperà di investire i nostri soldi e di crearci dei piani di risparmio a nostra immagine e somiglianza e soprattutto ottimizzati per raggiungere i nostri obiettivi?

    Beh la risposte sono solo due:

    • Potremmo fare da noi
    • Far gestire la cosa a un professionista.

    Questa scelta riserva in se un comune denominatore o se vogliamo una regola fondamentale:

    A prescindere da quale possa essere la vostra scelta è opportuno conoscere la materia di cui si sta parlando…la conoscenza….magari non approfondita al millimetro…di almeno quelle che possiamo definire base dell’economia e della finanza…che non possono mancare.

    Il covid quindi…ci ha dato modo di conoscere molte cose…ma ci ha anche fatto capire quanto sia facile perdere soldi con il fai da te…

    Non è sufficiente aprire una piattaforma su un broker famoso e iniziare a puntare su rialzi e ribassi come faremmo in una sala giochi…magari scommettendo sulla vittoria o sconfitta di una squadra durante una partita.

    Dal 2019 ad oggi si stima un notevole incremento di investitori fai da te e la conseguente perdita di denaro e ovviamente direttamente proporzionale…non per niente la maggior parte dei disclaimer, che molti di noi sono abituati a sentire o leggere sui vari tutorial pubblicati da trader certificati e non oppure direttamente sulle piattaforme dei broker…dicono che il 90% dei trader perde soldi…

    Rifletto sempre come possa essere possibile che chi non ha mai masticato economia e finanza possa sentirsi parte del 10% che non li perde…ma non mi è un dato conoscere la risposta.

    Mentre ciò che è noto è che, il motivo per cui il 90% dei trader perde soldi vede:

    Al primo posto la nostra amata “poca formazione finanziaria”

    e al secondo posto la cattiva gestione del nostro comportamento quando vediamo aumentare o diminuire dal vivo i nostri soldi.

    Certamente facendosi gestire da persone esterne potremmo eliminare uno di questi errori comuni…perché chi offre un servizio come questo certamente non usa il cuore o la preoccupazione per decidere se e quando è il momento di vendere o acquistare…

    Ma avere un professionista non significa comunque portare a casa un profitto e il perché si confà in tantissimi micro e macro fattori che solo una formazione approfondita potrebbe portare una risposta di senso compiuto.

    Quindi possiamo dire che se siamo in grado di tenere a bada le nostre emozioni possiamo metterci in gioco in prima persona per gestire i nostri risparmi o investimenti altrimenti è forse meglio affidarsi a chi le propri emozioni non le riversa nella propria professione..ma a prescindere da tutto avere una base formativa è d’obbligo…per comprendere vi state avvicinando o allontanando dai vostri obiettivi.

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  • Finanza personale: Investire o scommettere?

    Finanza personale: Investire o scommettere?

    I miei genitori hanno sempre investito affidando i loro risparmi alla banca sotto casa e ricordo mio padre spesso si lamentava perché perdeva soldi e che non valeva la pena investire al di fuori dei famosissimo BOT.

    Io sono vissuto con l’idea che gli investimenti non erano un buon modo per “conservare” il proprio patrimonio.

    La conoscenza si riduceva a questo:
    Ho guadagnato oppure ho perso…nessun’altra informazione macro economica che poteva magari giustificare o addirittura dare una parvenza di buon investimento fosse anche solo per non aver dato possibilità all’inflazione di rosicchiare.

    Oggi, la consapevolezza economico-finanziaria, dettata anche dalla possibilità di formarsi o farsi influenzare (a volte in negativo) più velocemente grazie all’avvento del web, ha reso più chiaro il mondo della finanza e del rispamrio/investimenti….ma c’è ancora qualcosa che non va!

    Siamo portati a mettere i soldi come obiettivo di risparmio e investimento.

    Un obiettivo avaro utile solo a farci aggiungere un ulteriore ostacolo alla nostra crescita patrimoniale:
    La fretta!

    La verità sulla finanza personale

    Nel 2020 i trader sono aumentati del 40% e oggi si stima che siano oltre 6MLN i trader occasionali e non che operano sui broker in modo autonomo (o quasi). Allo stesso tempo sappiamo tutti, e a dircelo sono proprio i disclaimer dei vari broker, che il 90% dei trader perdono soldi. 
    In questo rapporto 90:100 quanti hanno una cultura economico-finanziaria sufficiente?


    Ho girato, negli ultimi anni diversi gruppi Facebook, Whatsapp o Telegram e la cosa sconcertante è che tra le migliaia di persone che ho conosciuto e frequentato digitalmente almeno il 99% era li a scommettere e non a investire.
    Forse, una generazione cresciuta col concetto del “giocare in borsa”.

    Non è finanza personale!

    Scommettere o fare trading a questo livello equivale purtroppo alla stessa pratica. Si punta se a sensazione A vince e B perde o viceversa…o peggio ancora ci si fa influenzare dalle menti più diaboliche presenti sul web che regalano segnali dietro un nickname che gli da possibilità di non metterci la faccia.
    E’ un gioco rischioso! E può portare sul lastrico molto velocemente come lo è il casinò o le slot nei bar di paese.

    Per questo credo fermamente che sia fondamentale avere una base economico-finanziaria solida.

    L’economia è noiosa!

    Ci hanno sempre dipinto l’economia come un qualcosa di noioso ma allo stesso tempo cerchiamo di mimare i grandi investitori come dei pappagalli oppure ci facciamo erodere il conto dai costi dei servizi bancari.
    C’è una grande differenza tra noi e Warren Buffet ma mi sentirei uno stupido a dovervela spiegare.

  • Finanza personale: No grazie!

    Finanza personale: No grazie!

    Che manchi l’educazione finanziaria adeguata o la gestione delle propria finanza personale per noi il risparmio è un vero e proprio: incomprensibile sacrificio.

    Purtroppo è davvero così. Una vasta percentuale di persone risparmia sì ma non sa perché lo fa! Ecco perché risparmiamo controvoglia.

    Ciò che non conosciamo non lo vogliamo

    I motivi che ci spingono a risparmiare sono i soliti: nella vita può sempre servire, per fare studiare i figli, per la propria pensione ma per come la vedo, nonostante le ultime due ragioni siano ragioni di tutto rispetto manca comunque qualcosa.

    Per essere invogliato l’essere umano necessita di comprendere sin da subito: cosa guadagna a farlo?.

    E lo vediamo in qualsiasi cosa…

    ti è mai capitato, per esempio di avere uno sconosciuto oppure un amico che cerca di proporti qualcosa d’acquistare?

    Bene! solitamente mettiamo una barriera immediata per evitare di dover comprare una cosa che non ci serve…ma cosa accade quando siamo noi a chiedere un nostro amico o a uno sconosciuto:

    Dove hai comprato questo?
    In questo caso cambia tutto, non è vero?

    Se non trai da subito il “Quanto” guadagno o il “Cosa” guadagno è probabile che la cosa non la vorrai.

    Attenzione!

    Guadagnare non significa solo quanti soldi posso mettere in tasca. A volte i soldi possono essere lo scopo ultimo e di conseguenza, per raggiungerlo tocca portare a termine una serie di azioni che non portano soldi immediati ma possono ad esempio arricchire noi stessi e costruire basi solide utili a generare profitti economici un domani. Pensa a chi decide di prendere una laurea.
    Ti è mai capitato di leggere una libro, ascoltare una conferenza e sentirti arricchito di qualcosa che stimolato maggiormente può farti da trampolino di lancio in decisioni importanti?

    La famosa crisi del 40enne si scatena molto spesso proprio così!

    Quindi ci sentiamo propensi all’idea di voler risparmiare ma ad ogni modo il non avere una ragione chiara, specifica o migliorativa per il futuro ci fa cadere costantemente in tentazione.

    Ciò significa e spiega il motivo per cui viviamo il presente al top!

    Ma sappiamo bene cosa significhi: TOP per noi persone comuni!

    Significa vivere alla giornata, facendo i benestanti i primi dieci giorni del mese e poi piangendo miseria ad ogni cena o in ufficio. A ridurci così si associano anche le nostre credenze:

    • Tanto si vive una volta sola
    • Non voglio portarmi i soldi nella tomba
    • Dovrò pur togliermi uno sfizio
    • Non possiamo lavorare solo per pagare le bollette

    Spesso vediamo il nostro futuro come una serie di copia e incolla del presente.

    Dove ciò che si è conquistato oggi non può esserci tolto per nessuna ragione al mondo. Lo vedo in molti trent’anni che circolano in automobili da 40mila euro ignari di quanto potrebbero essergli d’aiuto quei soldi in futuro.

    Obiettivi di appartenenza e apparenza da consumare tutti nel presente. E del futuro si vedrà.

    Hai mai pensato al fatto che invecchierai e che vecchiaia non significa solo arrivare a 90 anni?
    Si invecchia giorno per giorno e allo stesso passo le nostre necessità si modificano. Molte cose ci vengono sempre peggio e poter continuare a farle dovremo probabilmente pagare qualcuno che possa farle per noi.

    Cosa pensi se ti dicessi che stai vivendo oggi evitandoti di vivere domani?

    Non mettere risorse in progetti futuri significa proprio questo. Non dare risorse al futuro, non nutrirlo significa non valorizzarlo.

    Detto in parole povere: Attenzione…il tuo futuro è in pericolo!

    Questi sono i classici discorsi di chi inizia a sentirsi vecchio e ha capito solo oggi che: Vivere bene in quel momento della vita in cui non si hanno più le stesse energie, voglie ed entrate economiche è importantissimo.

    Io ad esempio risparmio per questo motivo…o almeno una parte del mio risparmio lo accantono per questo.

  • Rapporto Consob sugli investimento delle famiglie nel 2021

    Rapporto Consob sugli investimento delle famiglie nel 2021

    E’ ancora molto scarsa la conoscenza che si ha in ambito finanziario.

    Come dar torto al Presidente Consob Paolo Savona che in conferenza ha sottolineato proprio questa problematica durante l’esposizione del VII rapporto sulle scelte d’investimento delle famiglie del 2021.

    Nonostante ci siano interessi precisi come gli investimenti sostenibili per esempio, i numeri che compongono il comparto restano comunque bassi, forse anche a causa del fatto che gli italiani non hanno conoscenza o disponibilità per investire a lungo termine.

    Sono quasi 3000 le famiglie analizzate come campione in questione e causa anche la riduzione del reddito in periodo covid, il disinteresse nell’apprendere il mondo della finanza è ridotto ai minimi termini.

    Infatti poco meno di un terzo del campione si dice addirittura non interessato a formarsi finanziariamente.

    Interessante il trend che testimonia l’interesse di noi Italiani nei confronti degli investimenti di tipo Online fai da te! Cripto e trading in primis che mi portano certamente a domandarmi: quanto questa preferenza sia legata al mondo del gioco d’azzardo on line piuttosto che a quello del risparmio.

    Senza la giusta formazione il termine giocare in borsa spopola e in queste circostanze non so quanto si possa parlare di risparmio

    o investimento.

    Il consiglio più grande:

    Formatevi! ma non guardando i video di Youtuber che spiegano come guadagnare 5000 euro al mese. Fatelo con dei corsi accreditati e investite o risparmiate con maggiore consapevolezza.

    Vuoi scaricare il VII rapporto scelte d’investimento delle famiglie del 2021 in pdf? clicca qui.

  • Educazione finanziaria e figli: come non parlargli di soldi.

    Educazione finanziaria e figli: come non parlargli di soldi.

    Per molti genitori è riluttante parlare di soldi davanti ai bambini mentre secondo il mio parere è sbagliato abituare i bambini a reputare il denaro una cosa sporca.

    Non ho mai ricevuto un’educazione finanziaria o patrimoniale da piccino e a dirla tutta ho dovuto superare i 40anni prima di rendermi conto che avrei dovuto fare qualcosa per evitare di dover correre ai ripari.

    Faccio parte di una generazione che ha sempre pensato ai soldi come a qualcosa di sporco, da non mettere sul tavolo, sul letto. Ancora oggi mi chiedo come mia Mamma potesse sopportare il fatto che li mettessi in tasca dopo aver ricevuto la mia paghetta settimanale.

    Non ci nascondiamo! L’educazione finanziaria in Italia è sotto i minimi termini e la cultura impartitaci dalla società e dai nostri genitori ha bisogno di una sana rinfrescata.

    Lungi da me fare discorsi da psicologo perché non lo sono ma chiunque sa che il nostro subconscio quando apprende determinati sistemi e concetti da per scontato ciò che ha assimilato e agisce di conseguenza se non incentivato da input diversi.

    Sai cosa significa questo? che se cresciamo con l’ottica che i soldi sono sporchi, che non dobbiamo parlare di soldi…il nostro subconscio per partito preso metterà un filtro non appena ci troviamo a che fare con i soldi.

    Ovviamente non ti sto invitando a mangiare i soldi o a leccarli perché è scontato che non siano puliti, ma anche leccare le giostre al parco giochi, il pallone, le mani stesse non ti pone lontano dai microbi.

    Ritengo fondamentale parlare di economia e finanza con i nostri figli e senza quegli ostacoli o filtri classici che spesso utilizziamo quando parliamo di educazione sessuale.

    Ho scritto un articolo che parla proprio di come ho vissuto la mia infanzia a questo proposito, puoi leggerlo qui se ti fa piacere.

    L’economia è alla base della vita ed eliminare, sin dal principio, l’ignoranza che aleggia in noi primordialmente è diventata un’esigenza da tenere in considerazione. C’è il nostro futuro e quello dei nostri figli e poco importa quanto sei legato al resto del pianeta. L’economia è la base del nostro benessere e della nostra crescita.

    Erroneamente si associa l’economia e la finanza ai soldi e alle borse mentre in primis dovrebbe essere associata ai nostri bisogni primordiali di vita.

    Un altro comportamento, a mia opinione errato è attendere che i nostri figli ci chiedano soldi per le loro spese. Proprio perché i nostri figli devono imparare a gestirsi, devono avere la famosa paghetta puntuale e concordata.

    I figli vanno responsabilizzati e non unti. Se non abituiamo i nostri figli a guadagnare e a gestirsi i guadagni non dobbiamo lamentarci se passano il loro futuro a guardare i soffitto e non capiscono cosa fare della propria vita.

    Lo stesso discorso ricade sulla questione “devono avere tutto” che trovo altrettanto errata. A prescindere da quanto abbiate ricevuto voi nella vostra infanzia stiamo vivendo un periodo completamente diverso e lasciatemelo dire: non serve a nulla pensare di dare ciò che non avete ricevuto voi…perché ciò che voi non avete ricevuto oggi è facile che non serve a nulla.

    Ma d’accordo le bastonate a noi genitori, quando si tratta di formazione non sempre possiamo fare tutto da soli. Per questo diventa importante per il futuro dei nostri figli che l’educazione finanziaria passi dalle scuole come una qualsiasi materia propedeutica alla vita stessa.

    I bambini più piccoli giocano, si sa ma la maggior parte delle attività proposte sono basate sulla compravendita che aiutano certamente a comprendere la logica e la matematica che sta dietro alla gestione quotidiana del denaro ma mio parere non aiutano a comprendere la cosa più importante ossia la sua gestione.

    Se devo dirla tutta i giochi per bambini legato al mondo economico finanziario educano i futuri adulti a diventare bravi consumatori e non danno spunti di valore.

    Insomma che dire, come ti comporti con la tua prole? adotti un metodo oppure lasci la cosa al caso? vorrei organizzare un webinar a riguardo, che ne dici?

    Ne frattempo vi condivido questo interessante articolo, un po’ attempato de: “Il Sole 24 Ore” che mette un po’ di luce su come rendere educativo l’atto della paghetta! buona lettura.
    https://www.ilsole24ore.com/art/si-fa-presto-dire-paghetta-ecco-come-renderla-educativa-AEQq89w

  • Andrea, Non metterti i soldi in bocca!

    Andrea, Non metterti i soldi in bocca!

    In casa mia, durante l’infanzia era ridondante sentire questa affermazione…non ci sono mai state basi di educazione patrimoniale.

    I soldi non si potevano mettere sul tavolo, sul letto e una volta toccati bisognava usare mille peripezie per potersi grattare un occhio o semplicemente mangiarsi le unghie.

    So che è un brutto vizio mangiarsi le unghie ma col passare del tempo posso confermarvi che è stato più semplice togliermi quel vizio piuttosto che indurre i mio subconscio a smetterla di pensare che i soldi fanno schifo!

    Perché è proprio così che accade. Siamo fottutamente pigri e se le informazioni che mandiamo al nostro cervello sono sempre negative nei confronti di un elemento non riusciremo mai a cavarne nulla di positivo.

    Non vi nascondo che da piccolo, quando i miei zii mi davano la mancetta non sapevo se ringraziarli o mandargli degli accidenti.

    Per me significava dovermi fare un opera di sterilizzazione completa per poter continuare a giocare con i miei cugini. Non ho mai saputo se potevo mettere i soldi in tasca ma il dubbio non è ne mai stato chiarito ne mai sollevato.

    Vi rendete conto di come una piccola abitudine possa condizionare la mente di un bambino?

    Abitando a Milano bastava camminare per la città e mangiarsi le unghie per immettere nel proprio organismo più batteri che a farsi un te con le mille lire di colombo.

    Ma nonostante questo, detti o superstizioni popolari hanno portato, a mio parere molte generazioni a vivere il rapporto economico penalizzato.

    Per non dimenticare i pranzi o le cene in cui dovevo sopportare frasi del tipo: Andrea, Stefano lavora in banca! (che tra parentesi è già stato protagonista di un mio articolo, dove viene licenziato), oppure una delle frasi che ancora oggi all’alba dei 44 faccio fatica a comprendere: Maurizio è un professionista e quindi guadagna.

    Forse per i miei queste frasi dovevano servire da stimolo per impostare il mio futuro in una certa direzione ma avendo vissuto appieno i miei anni posso solo dire che l’effetto non ha portato a quello…e per fortuna.

    I soldi sono sempre stati qualcosa di oscuro ma allo stesso tempo non sono mai mancati in famiglia. Posso considerarmi fortunato, la mia famiglia è sempre stata benestante. Ma il connubio del cattivo rapporto coi soldi e il fatto di non averne quasi mai avuta la mancanza mi ha reso un totale incompetente in campo economico finanziario.

    La maggior parte dei miei progetti sono finiti nella fogna proprio perché non davo perso all’economia e alla finanza.

    Voglio regalarti un tocco di pura verità per farti capire che le Barbie e i Big Jim fanno parte di un mondo che è in totale decadimento. Quel mondo dove tutto è perfetto ma non siamo altro che comparse, dove non siamo padroni di nulla se non di quelle quattro cose che si deteriorano e vengono gettate nell’immondizia.

    Dove siamo abitudinari e al nostro cervello e quindi al nostro futuro non siamo in grado di dare stimoli utili a crescere come si deve. Dai nostri genitori a noi, la colpa è nostra.

    E’ da anni che mi sono svegliato ma solo guardandomi indietro ho compreso la strada che ho fatto e gli errori che commettevo. Il problema stava tutto li. Forse un’educazione differente avrei potuto bruciare le tappe senza alcun intoppo. Ma forse con un’educazione diversa ora sarei chiuso in un ufficio o a dirigere chissà quale azienda.

    Nulla da criticare ai miei genitori, ne racconto le vicissitudini mettendo anche una fettina di ironia perché do per certo che il 90% delle persone ha vissuto con la mia stessa educazione…la mia famiglia si è sempre impegnata a lungo e facendo molto di più per me di per quello che potevo fare io per loro. Ora che ho dei figli me ne accorgo ma sto cercando di pagare il mio debito.

    E tu? a che punto sei della tua vita? sei dalla parte di quelli che pensano di aver ricevuto tutto e di sapere tutto oppure pensi ti manchi qualcosa e vorresti migliorarti ad ogni costo?

    Fammelo sapere nei commenti!