Posso ricominciare da zero?
E’ la domanda che più spesso sento farmi.
Ma altrettanto spesso è una domanda che indica un: ma secondo te posso realmente cominciare da zero, alla mia età e con una famiglia, rischiando tutto? Ma sei scemo?
Vi racconto la mia esperienza…sono un educatore patrimoniale atipico, che non ama far vedere che tutto è possibile o che se sono riuscito io potete riuscire anche voi.
A me piace dire…se riesco io (nel presente) perché non dovete riuscirci voi? (nel presente)
Vi scrivo una confessione personale…anche perché se vuoi partire da zero…devi metterti a nudo. Mi scuso fin da ora se qualcuno potrà offendersi ma ci tengo a dire che se ti senti parte lesa…è perché hai approfittato. Mi scuso anche se alcune parole possono essere al limite della volgarità…ma la vita reale è, appunto…reale…sopportate i reality show…sopporterete anche questo.
Forse in pochi leggeranno quella che io definisco una pappardella…ma vi dirò:
Andrò avanti lo stesso…non perché mi sento infallibile o arrogante…ma solo perché ad ogni modo si deve andare avanti a prescindere…e il coraggio di mettersi a nudo e in gioco, credo sia fondamentale per incominciare da zero.
Buona lettura.
Ho dedicato gran parte della mia vita a cercare di insegnare agli altri come poter migliorare la propria vita professionale e dando consigli su come poter migliorare anche se stessi.
Dubito ci possano essere persone che possano dire il contrario a riguardo. Quelli che avrebbero da dire…li prenderei a colpi di mail e whatsapp che giustificherebbero la perdita della pazienza di un santo.
Sono stato per molti un punto di riferimento, una spalla su cui piangere, un muro su cui battere la testa, un sacco da prendere a pugni e un cesso in cui cagare.
Ho sempre fatto tutto questo senza avere paura di perdere il mio tempo, perché ho sempre pensato che aiutare gli altri fosse una missione.
Certo, alcuni li ho abbandonati al proprio destino perché non ero in grado di poterli aiutare. Non sono un guru che aiuta tutti in cambio di soldi. Sono solo una persona normale con la voglia di aiutare il prossimo.
Spesso non sono stato capito, sono stato odiato, ho avuto persone invidiose e gelose che distruggevano i miei progetti e di conseguenza anche quelli delle persone da cui volevano allontanarmi.
Mi sono ammalato perché mi sentivo incompreso e alcuni di loro mi hanno addirittura imposto un percorso psicoterapeutico per convincermi che avevo cose da risolvere e altre su cui lavorare.
Spesso erano gli psicologi mancati a consigliarmi questi percorsi. Quelli che si laureano ma decidono che nella vita è meglio farsi mantenere oppure fare un lavoro diverso.
Ma sono andato avanti lo stesso.
Alcuni di loro sono stati miei clienti. Gli parlavo di strategie Marketing da applicare nelle loro aziende e la maggior parte delle volte finivano per smettere di pagarmi solo perché in tre mesi ancora non erano diventati milionari oppure perché al dipendente addetto al marketing, magari uno psicologo mancato, gli dava fastidio avere uno alle costole che, a parere suo, poteva rubargli chissà cosa.
Tutti che credono di conoscermi e di potermi manipolare a piacimento. Io ho sempre aiutato senza chiedere soldi a nessuno e mi sono sempre fatto pagare per il mio lavoro.
C’è chi ha confuso le due cose…
Da qui ad allontanarmi sempre di più dal mio lavoro. Cercando di aiutare tutti senza neppure più avere clienti a cui chiedere soldi.
Per essere credibile ho cominciato a regalare la mia professione a chiunque.
Anche qui…quanti di voi avete avuto benefici dal mio lavoro tirando fuori solo le spese o addirittura senza pagare un centesimo?
Dall’inizio della pandemia la mia esasperata voglia di aiutare il prossimo ha causato una serie di problemi:
– A furia di spiegare come poter realizzare i vostri sogni io sono diventato povero.
– Io non ho mai voluto nulla in cambio ma voi avete preso avidamente e finché ne avete avuto bisogno (ci sta…non c’è mai stato accordo differente)
– Vi ho pagato siti, domini, server, strategie e ancora continuo a pagarle regolarmente e voi manco rispondete al telefono (ci sta…non c’è mai stato un accordo differente)
– Vi ho regalato un mare di tempo. Tanto da non averne avuto per la mia famiglia e per me stesso.
Ma è ciò che ho voluto, perché si raccoglie ciò che si semina.
Questa è la differenza tra me e uno che fa ciò che faccio io per lavoro.
Ho sbagliato?
Si!
Lo rifarei?
No!
Sono pentito?
No! se non l’avessi fatto avrei dovuto dare ragione a chi mi diceva…attento che ti farai solo del male.
Ma stamattina mi sono svegliato con il piede giusto e ho deciso che da oggi, un giorno qualunque…il tempo sarà tutto mio
Resto povero vero…ma ricco di tempo per poter ricominciare a seminare.
Sono anni che non ho tempo per me stesso e ve ne regalo in cambio di nulla…penso di aver sufficientemente pagato il mio debito, o appagato la mia stupidità.
Chiaro, non si vuole fare pena a nessuno con questo messaggio e nemmeno scatenare polemiche. Prendetela come la mia prima lezione di educazione patrimoniale, che approfondiremo giorno per giorno:
Usate il vostro tempo prima di usare il mio.
Non scambiate la mia gentilezza come pretesto per consumarmi.
Non restate delusi se ad un certo punto non sapete da che parte andare, perché se pensate di crescere passivamente non esiste nessuna direzione da prendere.
Avete bisogno di soldi? Chiedetemi come farli o chiedetemi soldi…ma dimenticatevi del mio tempo.
Siete in questa situazione? Sarò scemo…ma voi dovete cambiare se non volete diventare come me.