In casa mia, durante l’infanzia era ridondante sentire questa affermazione…non ci sono mai state basi di educazione patrimoniale.
I soldi non si potevano mettere sul tavolo, sul letto e una volta toccati bisognava usare mille peripezie per potersi grattare un occhio o semplicemente mangiarsi le unghie.
So che è un brutto vizio mangiarsi le unghie ma col passare del tempo posso confermarvi che è stato più semplice togliermi quel vizio piuttosto che indurre i mio subconscio a smetterla di pensare che i soldi fanno schifo!
Perché è proprio così che accade. Siamo fottutamente pigri e se le informazioni che mandiamo al nostro cervello sono sempre negative nei confronti di un elemento non riusciremo mai a cavarne nulla di positivo.
Non vi nascondo che da piccolo, quando i miei zii mi davano la mancetta non sapevo se ringraziarli o mandargli degli accidenti.
Per me significava dovermi fare un opera di sterilizzazione completa per poter continuare a giocare con i miei cugini. Non ho mai saputo se potevo mettere i soldi in tasca ma il dubbio non è ne mai stato chiarito ne mai sollevato.
Vi rendete conto di come una piccola abitudine possa condizionare la mente di un bambino?
Abitando a Milano bastava camminare per la città e mangiarsi le unghie per immettere nel proprio organismo più batteri che a farsi un te con le mille lire di colombo.
Ma nonostante questo, detti o superstizioni popolari hanno portato, a mio parere molte generazioni a vivere il rapporto economico penalizzato.
Per non dimenticare i pranzi o le cene in cui dovevo sopportare frasi del tipo: Andrea, Stefano lavora in banca! (che tra parentesi è già stato protagonista di un mio articolo, dove viene licenziato), oppure una delle frasi che ancora oggi all’alba dei 44 faccio fatica a comprendere: Maurizio è un professionista e quindi guadagna.
Forse per i miei queste frasi dovevano servire da stimolo per impostare il mio futuro in una certa direzione ma avendo vissuto appieno i miei anni posso solo dire che l’effetto non ha portato a quello…e per fortuna.
I soldi sono sempre stati qualcosa di oscuro ma allo stesso tempo non sono mai mancati in famiglia. Posso considerarmi fortunato, la mia famiglia è sempre stata benestante. Ma il connubio del cattivo rapporto coi soldi e il fatto di non averne quasi mai avuta la mancanza mi ha reso un totale incompetente in campo economico finanziario.
La maggior parte dei miei progetti sono finiti nella fogna proprio perché non davo perso all’economia e alla finanza.
Voglio regalarti un tocco di pura verità per farti capire che le Barbie e i Big Jim fanno parte di un mondo che è in totale decadimento. Quel mondo dove tutto è perfetto ma non siamo altro che comparse, dove non siamo padroni di nulla se non di quelle quattro cose che si deteriorano e vengono gettate nell’immondizia.
Dove siamo abitudinari e al nostro cervello e quindi al nostro futuro non siamo in grado di dare stimoli utili a crescere come si deve. Dai nostri genitori a noi, la colpa è nostra.
E’ da anni che mi sono svegliato ma solo guardandomi indietro ho compreso la strada che ho fatto e gli errori che commettevo. Il problema stava tutto li. Forse un’educazione differente avrei potuto bruciare le tappe senza alcun intoppo. Ma forse con un’educazione diversa ora sarei chiuso in un ufficio o a dirigere chissà quale azienda.
Nulla da criticare ai miei genitori, ne racconto le vicissitudini mettendo anche una fettina di ironia perché do per certo che il 90% delle persone ha vissuto con la mia stessa educazione…la mia famiglia si è sempre impegnata a lungo e facendo molto di più per me di per quello che potevo fare io per loro. Ora che ho dei figli me ne accorgo ma sto cercando di pagare il mio debito.
E tu? a che punto sei della tua vita? sei dalla parte di quelli che pensano di aver ricevuto tutto e di sapere tutto oppure pensi ti manchi qualcosa e vorresti migliorarti ad ogni costo?
Fammelo sapere nei commenti!